L’allenatore del club parigino preso di mira per i risultati ottenuti nel corso di questa stagione e per alcuni episodi della scorsa, quando ancora era alla guida della squadra della Costa Azzurra. Alcune indiscrezioni lo mettono ancora più in bilico
Non se la sta passando benissimo, nella sua prima (e probabilmente ultima) stagione da allenatore del Psg, Christophe Galtier. Il tecnico francese alla guida dei parigini si trova infatti in una posizione molto delicata. Eliminato prematuramente in Coupe de France e Champions League, la sua squadra dovrà ancora lottare per assicurarsi il titolo in Ligue 1 (è in testa, a 6 punti di distanza dalla seconda classifica). Il metodo Galtier non ha insomma dato i frutti sperati negli ultimi mesi, in particolare per via del fallimento in Europa, vero grande obiettivo della proprietà.
Ecco perché sono in arrivo molto probabilmente altri duri colpi nei suoi confronti, tra cui la sostituzione al termine della stagione. Ma non è finita, perché ad alimentare le critiche nei suoi confronti ci ha pensato la precedente società con la quale ha lavorato, il Nizza. Come ha rivelato il portale Nice-Matin, ci sono molti aneddoti riguardo la sua esperienza in Costa Azzurra. Uno di questi racconta di quando avrebbe chiesto ai suoi giocatori musulmani di non digiunare durante il periodo del Ramadan.
Psg, sempre più bilico Galtier
Alcuni avevano accettato, ma altri si sono particolarmente indignati per quella domanda, tra cui Hicham Boudaoui e Jean-Clair Todibo. Quest’ultimo in particolare era decisamente infastidito da questa richiesta, che è stata oggetto di un pesante scontro verbale con lo stesso Galtier.
Altre rivelazioni che confermano in parte le insinuazioni dello scorso settembre su RMC Sport di Julien Fournier, ex direttore sportivo del Nizza, che nell’ultima stagione ha avuto un pessimo rapporto con Galtier, come aveva spiegato senza mezzi termini: “Il rapporto che potevo avere con Christophe era caotico, sin dall’inizio della stagione. Se spiegassi i veri motivi per cui io e lui abbiamo litigato, lui non entrerebbe più in uno spogliatoio, né in Francia, né in Europa. Queste sono cose molto più serie del calcio. È questo che ci ha ostacolato dall’inizio della stagione. È legato al calcio, ma queste sono cose che mi toccano profondamente. Abbiamo disputato la stagione e siamo stati il più professionali possibile per limitare l’impatto sulla squadra e poi c’è stata la separazione“. Insomma, le indiscrezioni sembrano combaciare e non aiutano certo la sua situazione al Psg, di proprietà qatariota. A prescindere da questo, comunque, il suo futuro sulla panchina parigina sembra essere ormai agli sgoccioli.