Adriano Panatta in un’intervista a Il Messaggero attacca Nadal: “Ma davvero lo fa?”.
Lunga intervista a Il Messaggero per Adriano Panatta. L’ex tennista sul quotidiano romano ha affrontato diversi temi iniziando da riti scaramantici di Nadal prima di iniziare il match.
Lo spagnolo prima di entrare in campo si fa un doccia. “Io facevo inevitabilmente la pipì“, ha detto l’ex tennista. Poi Panatta ha affrontato altri argomenti e tra questi anche quando l’antagonismo può trasformarsi qualcosa in più raccontando qualche aneddoto dei suoi tempi: “Nel mio sport l’antagonismo è un confronto tra due persone. Non mi piace andare oltre. L’avversario va battuto solamente in campo e poi magari ci davo a cena. Quindi dico: bisogna essere competitivi, ma allo stesso tempo rispettare l’altro giocatore“.
Panatta: “Ecco cosa insegnano le regole del tennis”
Adriano Panatta in questa intervista si è soffermato anche sugli insegnamenti delle regole del tennis: “Tutti gli sport insegnano a migliorarsi nella vita. Prima di tutto perché bisogna rispettare un regolamento. Qualsiasi attività sportiva senza avere delle regole precise sarebbe un caos, come la vita normale“.
E sullo studio della psicologia dell’avversario Panatta non ha dubbi: “Ha una grande importanza. Io con il linguaggio del corpo dell’altro giocatore riuscivo a capire se era in una fase di esaltazione oppure in difficoltà“.
Panatta su Sinner: “Abbiamo trovato un nuovo campione”
Non poteva mancare un passaggio anche su Sinner: “Non posso dire se abbiamo trovato un nuovo Panatta. Sono passati 50 anni e il tennis è cambiato molto, ma sicuramente l’Italia ha un nuovo campione“.
Per l’ex tennista Jannik è un giocatore completo e sicuramente uno dei più forti fra i giovani emergenti: “Ha un grande futuro davanti a lui“.
Panatta e le donne
Panatta ha parlato anche della sua nomea di latin lover: “Non le ho scelte tutte. La maggior parte mi sono capitate. Non sono mai stato uno impossibile, non ho mai messo una barriera tra me e loro. Anzi voglio dire una cosa: ci sono state delle donne che erano meno belle di altre, ma mi hanno incuriosito molto di più“.