Ha sollevato diverse polemiche e critiche il comportamento del campione portoghese in occasione dell’ultima gara di campionato arabo. Al riguardo si è messo addirittura l’avvocato Nouf bint Ahmed, consigliera e arbitro commerciale internazionale accreditata dinanzi agli istituti arbitrali della Commissione delle Nazioni Unite
Cristiano Ronaldo stavolta forse è andato troppo oltre. Il portoghese è al centro di un caos mediatico in Arabia Saudita, perché dopo la sconfitta della sua squadra, l’Al Nassr, contro l’Al Hilal, ha commesso un gesto volgare verso il pubblico che invocava il nome di Messi, portando a una serie di polemiche e critiche. In particolare, l’avvocato Nouf bint Ahmed, professoressa presso l’Università di Ginevra, consigliera e arbitro commerciale internazionale accreditata dinanzi agli istituti arbitrali della Commissione delle Nazioni Unite, ha annunciato pubblicamente su Twitter di voler presentare un’istanza al Pubblico Ministero saudita per l’arresto e l’espulsione di Ronaldo dal Paese arabo.
Secondo l’avvocato, infatti, la condotta di CR7 è stata un reato, punibile appunto con le suddette sanzioni. Il gesto che ha commesso è stato definito pubblicamente indecente e rientra tra le infrazioni previste per l’arresto e l’espulsione se commesse da uno straniero in Arabia Saudita: “Non seguo lo sport. Anche se il pubblico dell’Al Hilal ha provocato Cristiano, lui non ha saputo come rispondere. La condotta di Cristiano è un reato. Un atto pubblicamente indecente, che rientra tra i reati previsti per l’arresto e l’espulsione se commesso da uno straniero. Presenteremo al riguardo un ricorso al Pubblico Ministero“. Ma non è finita, perché la legale ha evidenziato anche l’episodio avvenuto sul campo di gioco, in cui Ronaldo ha preso per il collo un avversario (venendo poi ammonito), definendolo anch’esso un reato.
Nouf bint Ahmed si è domandata anche il motivo di questo cambiamento nel comportamento del portoghese e della sua tendenza all’aggressività, dopo essersi unito all’Al Nassr: “Nello specifico, quello è un reato. L’attacco di Cristiano contro un giocatore dell’Al Hilal non è legato a un duello di tipo sportivo. Va notato che Cristiano è noto per il suo equilibrio, qual è il motivo del cambiamento nel suo comportamento e della sua tendenza all’aggressività dopo essersi unito ad Al Nassr?“.
Le ragioni sono al momento sconosciute, dalla società si sono limitati a far sapere che CR7 avrebbe commesso quel gesto perché colpito sui testicoli durante la partita. L’episodio, come sempre accade quando di mezzo c’è una star planetaria del suo genere, ha suscitato diverse reazioni, con molti che si sono schierati a favore di Ronaldo e altri che hanno condannato il suo comportamento.
Alcuni invece hanno difeso il calciatore, affermando che il pubblico dell’Al Hilal lo avrebbe provocato con quei cori a favore di Messi, e che il suo gesto potrebbe essere stato una risposta spontanea e umana all’insulto. Tuttavia, altri hanno sottolineato che, come ospite in Arabia Saudita, Ronaldo avrebbe dovuto mostrare rispetto per le norme culturali e religiose del Paese, evitando di comportarsi in modo volgare o aggressivo. In ogni caso, l’istanza presentata dall’avvocato bint Ahmed sarà ora valutata dal Pubblico Ministero saudita, che deciderà se intraprendere o meno azioni legali contro il campione lusitano.
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