Mal di gola, quando potrebbe essere streptococco?

Il mal di gola può anche trasformarsi in streptococco? Ma quali sono i sintomi di cui è sempre il caso di tenere conto?

I casi di streptococco sembrano essere aumentati e anche di molto nel nostro Paese di recente e infatti da qualche tempo ad avere lanciato l’allarme sono stati i pediatri che hanno appunto parlato dei rischi di una diffusione sempre maggiore per quanto riguarda l’infezione.

Mal di gola
Quando il mal di gola diventa streptococco? – Notizie.com –

Un allarme che sta preoccupando anche le autorità sanitarie sia a livello nazionale che internazionale, in particolare come si legge sul sito Msn: “Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa hanno segnalato un aumento dei casi, dopo un periodo di ridotta incidenza delle infezioni da streptococco di gruppo A osservato durante la pandemia di COVID-19, ma con un rialzo che si era già verificato a fine 2022”.

Ad ogni modo, la cosa importante da sapere è che lo streptococco che si manifesta con il mal di gola può essere identificato tramite un tampone faringeo e poi curato con degli appositi antibiotici. La cosa può portare anche a delle complicanze più gravi e non è mai da sottovalutare.

Mal di gola da streptococco: quali sono i sintomi?

Come detto prima, per potere riconoscere un mal di gola da streptococco è sempre il caso di fare un tampone faringeo, ma per potere farci venire l’allarme la cosa importante è quella di tenere d’occhio i sintomi.

Mal di gola sintomi
I sintomi di mal di gola da streptococco – Notizie.com –

Il dolore tipico è quello del mal di gola che sottolinea appunto l’infiammazione che può coinvolgere solamente la faringe (faringite) oppure anche le tonsille (faringotonsillite). Capito questo, la cosa da ricordarsi è che spesso le faringiti e le faringotonsilliti causate da virus sono accompagnate da altri segni tipici delle malattie virali, come il raffreddore, la congiuntivite, la raucedine o la diarrea.

In caso di mal di gola, le tonsille possono essere aumentate di volume, arrossate e ricoperte da un materiale biancastro. Il termine tecnico è essudato: si tratta delle cosiddette placche biancastre causate dalla reazione del sistema immunitario all’infezione. Le placche non sono sinonimo di streptococco. Possono comparire anche nelle faringotonsilliti di origine virale (per esempio nella mononucleosi, o nelle infezioni da adenovirus). Per questo, se ci sono placche sulle tonsille non bisogna mai iniziare l’antibiotico senza prima aver verificato la presenza dello streptococco con un tampone” questo riporta la nota ufficiale.

La cura con gli antibiotici ovviamente ha lo scopo di abbreviare il percorso del mal di gola o quantomeno di attenuarne il dolore, anche se principalmente lo scopo è quello di prevenire le complicanze, come la malattia reumatica, la glomerulonefrite acuta post-infettiva o la PANDAS.

Un suggerimento in più, in genere l’antibiotico scelto per questo tipo di problema è  l’Amoxicillina.

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