La sconfitta contro l’Inter, maturata nella parte finale di gara, ha fatto arrabbiare Maurizio Sarri. Il tecnico toscano se l’è presa soprattutto con l’atteggiamento mentale dei suoi giocatori…
La Lazio cade a San Siro e incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Un ko anche normale considerando i valori in campo e le possibilità di formazione (cambi compresi) a disposizione di Simone Inzaghi.
Basti leggere i giocatori subentrati da una parte e dall’altra per comprendere quanto le rose delle due squadre siano diverse. Eppure, la Lazio per 77’ era rimasta in vantaggio, complice l’errore di Acerbi e l’ottavo gol in campionato di Felipe Anderson. Il sesto in carriera all’Inter. Non è bastato perché in dodici minuti è arrivata la doppietta di Lautaro e il gol di Gosens a dare fiato a San Siro e Inzaghi che, in caso di sconfitta, avrebbe visto allontanarsi le prime quattro posizioni. Una sconfitta che comunque mantiene la Lazio al secondo posto in classifica, complice anche il pareggio della Juve a Bologna, ma che non è piaciuta per niente a Maurizio Sarri. L’allenatore biancoceleste non ha gradito l’atteggiamento dei suoi nel momento clou del match.
Sarri furioso con i suoi: cosa è successo a San Siro
Troppo arrendevole la Lazio per i suoi gusti, passiva proprio quando c’era da tirare fuori le unghie e tenere a bada la sfuriata finale dei nerazzurri. Secondo quanto riporta La Repubblica, Sarri nello spogliatoio si sarebbe fatto sentire con forza. Una vera e propria sfuriata per richiamare i suoi. Nel mirino – secondo il quotidiano – soprattutto i centrocampisti e in particolare Milinkovic e Luis Alberto che non avrebbero dato il giusto supporto in fase di ripiegamento, giocando con eccessiva leggerezza e in effetti è proprio in mediana, con un Barella in versione Euro 2020, che l’Inter ha dominato. Sarri non ci sta, indigesto soprattutto il terzo gol che vanifica il vantaggio biancoceleste negli scontri diretti con l’Inter. Gol nato da una incredibile ingenuità di Vecino, entrato malissimo in campo al posto dell’infortunato Cataldi.
Concetti quelli espressi da Sarri ripresi anche da Nicolò Casale che nel post gara è andato dritto all’obiettivo: “In stadi come San Siro non puoi permetterti di non correre. Noi fino a ieri eravamo la miglior difesa del campionato non perché noi difensori fossimo dei fenomeni, ma perché c’era un grande lavoro di squadra, anche di centrocampisti e attaccanti, che contro l’Inter in alcune circostanze non c’è stato. E quando giochi contro squadre e giocatori di questo livello, ti puniscono”.