Questa figura viene incaricata dall’assemblea condominiale di gestire l’amministrazione dello stabile, dalla manutenzione ordinaria alla conservazione dei beni comuni, dall’osservanza del regolamento di condominio alla tenuta della contabilità
L’amministratore di condominio è il soggetto incaricato dall’assemblea condominiale di occuparsi dell’amministrazione dello stabile, della sua gestione, del rispetto del regolamento condominiale e della tenuta della contabilità. Tale figura è obbligatoria per legge quando nell’immobile i condomini sono più di otto, come previsto dal Codice Civile (art. 1130) e vale anche per chi amministra edifici con alloggi di edilizia popolare ed economica.
Le attività di ordinaria amministrazione che riguardano l’incarico dell’amministratore comprendono l’esecuzione delle deliberazioni dell’assemblea, la convocazione annuale dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale, la cura dell’osservanza del regolamento di condominio, la disciplina dell’uso delle cose comuni e l’utilizzo dei servizi, la riscossione dei contributi, la conservazione delle parti comuni dell’edificio, la gestione delle spese per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni, la cura degli adempimenti fiscali, la tenuta del registro dell’anagrafe condominiale e del registro dei verbali delle assemblee, della nomina e della revoca dell’amministratore, il registro di contabilità e la conservazione della documentazione riguardante la propria gestione, la predisposizione del rendiconto condominiale annuale e la convocazione dell’assemblea per la relativa approvazione entro 180 giorni.
Gli obblighi dell’amministratore di condominio
L’amministratore è anche chiamato a rispondere ad alcuni obblighi, tra cui la rappresentanza del condominio. Ciò significa che nell’ambito dei suoi poteri e doveri può promuovere azioni giudiziali nell’interesse del condominio, sia contro terzi, sia contro i condomini. Inoltre, chi intenda promuovere una causa contro il condominio o inviare comunicazioni o solleciti deve notificare tutti gli atti all’amministratore.
Al momento della nomina, l’amministratore è tenuto a comunicare i propri dati anagrafici e professionali e il luogo dove vengono tenuti i registri dell’anagrafe condominiale, dei verbali e delle revoche, nonché della contabilità. È anche tenuto a stipulare una polizza in caso di errore professionale (se viene posta dai condomini come condizione per la nomina) e ad adeguare i massimali di polizza quando necessario. L’amministratore di condominio ha dunque un ruolo importante e delicato nel garantire la corretta gestione dell’immobile e la tutela dei diritti dei condomini. È quindi fondamentale che sia scelto con attenzione, verificando i requisiti previsti dalla legge, tra cui l’assenza di cause di incompatibilità e la disponibilità di adeguata formazione e capacità professionali.