Il pareggio di Salerno accentua ancora di più le difficoltà nerazzurre. Continua il periodo nero dell’Inter di Simone Inzaghi in campionato e ora il tecnico piacentino comincia a veder traballare la propria panchina.
Ci si aspettava una reazione, ma niente. L’Inter continua a zoppicare e a Salerno è arrivato un pareggio che sa di beffa e anche un po’ di sconfitta. Ora la zona Champions è a forte rischio.
L’Inter ora rischia di uscire anche dalle prime quattro, quello che a inizio stagione era l’obiettivo minimo, traguardo dato quasi per scontato in Viale della Liberazione. Ma il cammino in Serie A della squadra è diventato più simile a un’agonia, soprattutto nelle ultime settimane. Non entrare in Champions League nella prossima stagione sarebbe grave, anche per le casse del club e quindi per il mercato estivo che si preannuncia importante, viste le partenze che sicuramente ci saranno. L’Inter deve invertire la tendenza, questa la richiesta che la dirigenza ha fatto a tecnico e squadre nelle ultime ore. Si spera che la svolta possa arrivare in Champions contro il Benfica, in quello che è diventato ormai il crocevia della stagione, ma anche del futuro di Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino non è mai stato così in bilico come adesso. A preoccupare la dirigenza, oltre ai risultati, è la mancanza di reazione della squadra nelle difficoltà, errori di gestione, oltre alle problematiche sia difensive che offensive. Inzaghi potrebbe saltare già in questo mese di aprile.
Inzaghi traballa, ecco chi potrebbe prendere il suo posto
Quella del cambio in corsa – secondo la Gazzetta – è una strada che a Marotta non piace percorrere, ma sarebbe inevitabile in caso di tracollo europeo contro il Benfica. Se contro i lusitani dovesse arrivare una brutta sconfitta all’andata o l’eliminazione nella doppia sfida, allora Inzaghi potrebbe davvero salutare. A quel punto spazio a un traghettatore, il nome di Christian Chivu – tecnico della Primavera nerazzurra – sembra quello più percorribile. Nel futuro, invece, nelle idee della società c’è soprattutto il profilo di Roberto De Zerbi che sta facendo grandi cose con il Brighton. Idee, gioco e sostenibilità economica, i tre indizi che portano all’ex Sassuolo. Il sogno sarebbe Antonio Conte, ma le frizioni passate con Marotta e Ausilio potrebbero diventare un ostacolo.
Mentre Diego Pablo Simeone, che potrebbe lasciare l’Atletico, dovrebbe decisamente ridimensionare il suo attuale ingaggio da 20 milioni a stagione. Conte e Simeone, diversi da De Zerbi, garantiscono ferocia, mentalità e voglia di vincere. Cose che all’Inter stanno mancando.