In Italia, la lotta al traffico di droga viene portata avanti con grande determinazione dalle forze dell’ordine, che hanno a disposizione un importante strumento di contrasto come quello del sequestro
La lotta alla droga è un tema di grande attualità, sempre al centro dell’attenzione della società e della politica. In Italia questa battaglia viene portata avanti dalle forze dell’ordine, in collaborazione con le autorità giudiziarie. Uno dei loro principali strumenti a disposizione è il sequestro, ovvero la confisca di sostanze stupefacenti che vengono destinate a una successiva distruzione. La merce sequestrata dalle forze dell’ordine in Italia viene inizialmente conservata in magazzini adibiti a questo scopo. Dopo il sequestro, infatti, la sostanza stupefacente viene sottoposta a una serie di analisi: un processo molto importante, poiché aiuta a identificare la provenienza, la composizione e la qualità della sostanza sequestrata.
Queste informazioni possono poi essere utilizzate dalle autorità per contrastare meglio il traffico illecito. Solo dopo queste verifiche, la droga viene destinata alla distruzione. In particolare, il Ministero della Salute, tramite la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, è l’organo preposto. La distruzione avviene in presenza di un notaio, di un funzionario della polizia giudiziaria e di un rappresentante della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria. La procedura di distruzione viene effettuata mediante la combustione delle sostanze stupefacenti in un forno apposito, chiamato “forno di incenerimento”.
Droga sequestrata, tutto quello che c’è da sapere
Anche fuori dall’Italia la droga sequestrata viene destinata alla stessa fine. Tuttavia, il processo di distruzione può variare a seconda del Paese. Ad esempio, negli Stati Uniti viene spesso distrutta in un processo chiamato “macinazione”, che consiste nel triturare le sostanze stupefacenti in un frantoio industriale. In alcuni Stati europei, invece, la droga sequestrata viene distrutta mediante il lavaggio con acqua e il successivo incenerimento in forni appositi.
E cosa succede se viene beccato un agente che ruba la droga sequestrata? Il furto di questa merce da parte di un agente delle forze dell’ordine è un reato molto grave, che può comportare conseguenze disciplinari e penali molto severe. In primo luogo, l’eventuale protagonista viene sospeso dal servizio e sottoposto a un procedimento disciplinare. Se il reato viene confermato, allora può essere licenziato e/o sanzionato con una multa. Inoltre, l’agente può essere denunciato per il reato di furto aggravato, che prevede una pena detentiva da 4 a 10 anni.