La storia ha del clamoroso e coinvolge indirettamente Cristiano Ronaldo e un suo autografo. Una firma che ha cambiato la vita di Peter Johnson. Un vero e proprio cacciatore di autografi di calciatori e star…
Peter Johnson è un ragazzo inglese come tanti, ma ha un problema: ha oltre dieci mila sterline di debito.
Come fare, dunque, a mettere a posto le cose? Peter è sempre stato un buon cacciatore di autografi e quindi decide di mettere a frutto questa capacità. Fonda e apre una piattaforma online che si chiama “Firma Stella” e comincia a vendere materiale autografato da calciatori e personaggi famosi. Un’idea che può sembrare banale, ma che è letteralmente una svolta nella vita del giovane inglese che comincia a guadagnare cifre incredibili. Come riporta il Daily Mail, infatti, la “Firma Stella” ha fatturati da milioni di sterline e ha dodici impiegati che si occupano della vendita e delle spedizioni del materiale che viene venduto online.
La clamorosa storia di Peter Johnson: “Ora sono milionario”
Peter Johnson ha spiegato al tabloid: “Da ragazzo andavo a caccia di autografi e collezionavo questo materiale per poi venderlo. Ho iniziato a viaggiare in tutto il mondo per inseguire eventi dove si raccogliessero celebrità. Sono andato alle gare di Formula Uno, alla Coppa del mondo di rugby in Giappone, ai tour pre-stagionali del Manchester City. Poi ho deciso: ‘Facciamo di questa cosa un impero’. Avevo un debito di 10.000 sterline… Ora sono milionario. Tutto con quattro anni e mezzo di lavoro”. Ma non sempre è facile avvicinare personaggi del calibro di Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Eppure Peter ci è riuscito e i cimeli autografati dai due calciatori più forti degli ultimi 30 anni hanno fruttato una vera e propria fortuna alla “Firma Stella”.
Basti pensare che una maglia del Manchester United autografata da CR7 è stata venduta per oltre 3 mila sterline. “Il Real Madrid giocava contro lo United e ho scoperto del volo di Ronaldo verso Manchester. Ho seguito l’autobus del Real dall’aeroporto a un hotel e ho prenotato subito una stanza. Sapevo che la squadra alloggiava all’ultimo piano e mi sono appostato davanti agli ascensori dell’albergo. Non è uno scherzo, il primo ascensore che si è aperto… Ecco Ronaldo! Così sono saltato dentro e lui era piuttosto sorpreso. Ma ha firmato alcune cose che gli ho portato e tutto è partito da lì”. Da una firma di Ronaldo a un impero milionario. A volte basta un autografo…