Avete mai sentito parlare di ortoressia, delle volte anche mangiare sano può diventare una vera e propria ossessione.
Potrà sembrare incredibile, ma anche mangiare sano può alla lunga trasformarsi in una vera e propria ossessione, per non parlare di un disturbo vero e proprio: in questi casi si parla di ortoressia.
Per chi non sapesse di che cosa stiamo parlando, con questo termine ci si riferisce ad un disturbo del comportamento alimentare che può tranquillamente essere paragonato alla bulimia cosi come all’anoressia.
“Per non rinunciare a un regime rigorosamente salutista, c’è chi rinuncia a vari aspetti della propria vita sociale, come cenare al ristorante o prendere un aperitivo con gli amici; fare la spesa significa trascorrere ore a leggere le etichette dei cibi prima di metterli nel carrello, controllando minuziosamente ogni ingrediente; soprattutto significa eliminare numeri crescenti di alimenti per timore che facciano male alla salute: insomma, se si superano certi limiti, anche la cura nel mangiar sano può farci ammalare” questo quanto si legge su Tgcom24.
Allora come abbiamo detto prima, l’ortoressia è un vero e proprio disturbo che può essere collegato alla bulimia o all’anoressia e riguarda il forte intento di seguire una dieta per quanto possibile sana facendola diventare una vera ossessione, senza nemmeno rendersene conto.
Stando ai dati che sono stati riportai dal Ministero della Salute, pare che in Italia siano circa 3 milioni e 200 mila le persone che ne soffrono e di queste per la maggior parte si tratta di uomini. Ma la domanda che viene spontaneo porsi, è la seguente: come fare per potere riconoscere il problema?
Diciamo subito che chi soffre di questo problema tende ad avere dei comportamenti particolari, come un regime alimentare molto salutista in cui non sono presenti cibi calorici, grassi e quello che si pensa essere nocivo: niente dolci, prodotti confezionati, carboidrati, insaccati e latticini, ma anche patate e ortaggi. Altra cosa sia i pasti che la spesa vengono pianificati nei minimi particolari, pensando il cibo e cosi via.
Il tutto infine incide anche sulla vita sociale, chi è affetto da questo problema infatti tende a non mangiare fuori casa per non sballare il suo piano alimentare e quindi arriva anche a sacrificare le uscite con gli amici e la convivialità.
Insomma davvero qualcosa da non sottovalutare, come fare quindi per curarsi? La prima cosa da fare è quella di diagnosticare il problema: “Il primo passo, il più difficile per l’ortoressico, sta nel prendere coscienza della propria compulsione: successivamente, con l’aiuto di uno psicoterapeuta e di un nutrizionista, occorre ricostruire una nuova consapevolezza alimentare e imparare a seguire un regime equilibrato, con tutti i nutrienti necessari all’organismo”.
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