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Mourinho diavolo e acqua santa, l’ex collaboratore: “Il suo umore…”

José Mourinho è senza dubbio uno degli allenatori più chiacchierati del mondo. Il portoghese continua a essere un vero e proprio personaggio, la sua dialettica, i suoi modi, l’hanno fatto diventare una star. Ma com’è lavorare con lui? Lo rivela un suo ex collaboratore…

Com’è lavorare con José Mourinho? È una domanda ricorrente da quando il portoghese è diventato uno degli allenatori più vincenti e chiacchierati in circolazione.

Ecco come è lavorare con Mou  – Notizie.com – © Ansa

Il carattere dello Special One è peculiare, certamente non banale, sicuramente divisivo. Mourinho o lo si ama o lo si odia (sportivamente parlando), difficile che possa risultare indifferente. Nella sua carriera ha quasi sempre compattato gli ambienti in cui ha lavorato, raramente non è riuscito a far breccia nei cuori dei suoi tifosi, forse solo al Tottenham e in parte al Real non è riuscito in questo intento. Mourinho, però, anche con collaboratori e giocatori intrattiene un rapporto particolare, intenso, che per alcuni può diventare un peso. Pensiamo a Paul Pogba con cui i rapporti, nell’avventura a Manchester, si sono via via deteriorati fino a diventare insostenibili. Ovviamente i rapporti interpersonali, anche quelli di lavoro, dipendono dal carattere delle persone coinvolte, dalla capacità di costruire una connessione empatica, che possa anche far superare le difficoltà che quotidianamente possono sorgere.

Lavorare con Mourinho? Il racconto di un suo ex collaboratore

Ma com’è lavorare con Mourinho? Dipende molto dai momenti, ma tendenzialmente è piacevole. Parola di Rod Thornley, fisioterapista che per ben 19 anni ha lavorato con il Manchester United, condividendo con Mourinho i suoi due anni e mezzo a Old Trafford. Parlando al podcast “Under the cosh”, Thornley ha spiegato: “Il modo migliore per parlare di José e spiegare com’è lavorare con lui è parlare dei suoi giorni buoni, è stato fantastico lavorare per lui, mi ha fatto sentire importante. Mi ha fatto sentire meglio di quanto Sir Alex (Ferguson ndr) abbia mai fatto. José mi ha fatto entrare nella cerchia ristretta dei suoi collaboratori e ho amato lavorare con lui”.

Il racconto dell’ex collaboratore su Mourinho – Notizie.com – © Ansa

Ma non è tutto oro quel che luccica, gli sbalzi d’umore di Mourinho erano frequenti e potevano mettere a rischio il rapporto con alcuni calciatori: “Nei suoi giorni negativi, santo cielo, era un incubo – dice Rod Thornley – sapeva come far fuori un giocatore o cose del genere. Diciamo che la parte finale della sua storia con lo United è stata dura, ma i primi due anni sono stati davvero divertenti e brillanti”. Non sempre semplice, dunque, ma sicuramente un’esperienza da raccontare.

Daniele Rocca

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