Sesta tappa del Giro d’Italia che parte e arriva a Napoli. Buona occasione per la fuga. I big potrebbero non darsi battaglia.

Dopo due giorni molto complicati anche per le condizioni di meteo, quella di oggi potrebbe essere la classica tappa di trasferimento per i big e quindi rappresenta la grande occasione per la fuga.

La sesta frazione ha 162 chilometri in programma con partenza e arrivo a Napoli. Due GPM in programma, ma soprattutto la tappa arriva alla vigilia dell’appuntamento con Campo Imperatore. Proprio per questo motivo non ci aspettiamo particolare battaglia tra i big e anche i velocisti potrebbero lasciare andare la fuga visto che martedì e mercoledì sono stati appuntamenti davvero impegnativi dal punto di vista fisico e nervoso.

Il percorso della sesta tappa

Alla vigilia della partenza del Giro la tappa di Napoli era considerata molto insidiosa a causa di un percorso ricco di saliscendi soprattutto nella prima parte. Infatti, dopo solo 30 km dal via il gruppo sarà chiamato a superare il Valico di Chiunzi, una ascesa di seconda categoria con pendenze che arrivano anche al 10%. Il GPM, però, è fissato ad oltre 100 km dal traguardo e quindi sembra impossibile ipotizzare un attacco tra i big.

La seconda ascesa di giornata è fissata a circa 70 km dal traguardo con il Picco di Sant’Angelo (GPM di terza categoria). Da qui in poi il percorso prevede percorso in falsopiano prima di un tratto finale interamente cittadino. Tappa, quindi, adattissima per le fughe e le fatiche registrate in questi ultimi giorni (con diverse cadute) fa ipotizzare che il gruppo lascerà fare.

La parola, comunque, spetterà alle squadre dei velocisti. Il traguardo, infatti, è completamente pianeggiante e il terreno per recuperare un eventuale distacco c’è. Vedremo cosa uscirà fuori e soprattutto il meteo, che in questi ultimi giorni si è rivelato il vero avversario di tutto il gruppo.

I favoriti

Quando sono tappe simili difficile prevedere il grande favorito considerando che sono molte le squadre che proveranno ad andare in fuga per centrare una vittoria. Il terreno è sicuramente ideale per Vincenzo Albanese e Alessandro De Marchi, due che sanno molto bene come attaccare da lontano e proveranno quasi certamente ad entrare nella fuga.

Stessa cosa si può dire di Nicola Conci. Attenzione anche ad un Christian Scaroni o ad un Gianni Moscon, che in questa prima parte di Giro non si è visto molto. Possibile anche un tentativo di lontano da parte di ciclisti del calibro di Champion, Kung, Mollema, Barguil, McNulty, Formolo, tutti in grado di poter ambire alla vittoria

In caso di arrivo di volata, invece, inutile dire che la lotta sembra essere tra Milan, Groves e Pedersen, ma le fatiche registrate ad inizio tappa potrebbero portare Matthews a giocarsi la vittoria.