Il mistero della Gioconda non smette mai di esistere, ma forse la scoperta del ponte che si trova alle sue spalle, cambia tutto.
Non ci sono dubbi sul fatto che l’opera d’arte di Leonardo Da Vinci, la Gioconda, sia una delle realizzazioni più enigmatiche che la storia del grande artista ci ha lasciato, ancora oggi dopo tanti anni e tante ricerche sono molte le cose che restano senza risposta.
Tra di queste anche il ponte che ben visibile si vede alle spalle della donna che, come tutti sappiamo, si trova custodita al museo del Louvre a Parigi: ebbene, dopo tantissimi studi si è arrivati a capire di quale luogo si tratta.
Ad essere giunto a questa conclusione è stato Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali che già in passato era stato autore di altri studi sul enigmatico ritratto, avanza una nuova ipotesi su un mistero che negli anni ha alimentato innumerevoli dispute. Ma entriamo nello specifico.
Gioconda, il ponte è davvero quello della provincia di Arezzo
Insomma dopo anni di studi, pare proprio che non ci siano dubbi, il ponte che si vede alle spalle della Gioconda, dovrebbe essere il ponte Romito di Laterina in provincia di Arezzo. Tra le tanti tesi che negli anni erano state sostenute, si è pensato anche: al ponte medievale di Bobbio, in provincia di Piacenza, e al ponte a Buriano in provincia di Arezzo.
“Ma ora quest’ultima ricerca identifica le arcate che compaiono sullo sfondo a destra della Monna Lisa con il ponte Romito, costruirono dai Romani per collegare la via Cassia Vetus alla Cassia Adianea, in un punto in cui l’Arno scorre nella stretta gola costituita dalla Valle dell’Inferno. Ma non solo. Vinceti ipotizza anche che nella parte bassa a sinistra della Gioconda sia raffigurato un complesso di balze o ‘piramidi di terrà che Leonardo avrebbe visto nel Val d’Arno superiore, nell’attuale territorio di Castelfranco Piandisco’, comune dell’Aretino a stretto confine con la provincia di Firenze” queste le parole dell’associazione culturale La Rocca.
Insomma un mistero che potrebbe essere stato risolto dopo moltissimi anni ma che è solo uno dei tanti che si celano dietro la realizzazione della Gioconda, che ancora oggi resta uno dei dipinti più enigmatici di Leonardo Da Vinci.
“Quello raffigurato da Leonardo è a nostro parere il ponte di origine etrusco-romano Romito o ponte di Valle. Attualmente del ponte rimane un solo arco, ma nel periodo tra il 1501 e il 1503 il ponte era in funzione e frequentatissimo, come attesta un documento sullo stato dei manufatti nelle proprietà della famiglia dei Medici, ritrovato negli archivi di Stato di Firenze” queste le parole di Vinceti nel corso di una conferenza stampa nella sede della Stampa Esteria a Roma. L’autore ha infatti sottolineato come in quel periodo il grande pittore si trovasse proprio nella zona in Val d’Arno prima al servizio di Cesare Borgia, detto il Valentino, e poi del gonfaloniere della Repubblica di Firenze Pier Soderini.
“La nostra ipotesi apparire più plausibile e documentata di altre. Il ponte di Bobbio, invece, ha più di sei arcate, e quello a Buriano ne ha sei. Inoltre questi manufatti sono collocati su un terreno pianeggiante” ha infine concluso.