I Chicago Bulls hanno battuto i Toronto Raptors e si sono guadagnati la sfida contro Miami che vale l’accesso ai playoff. Ma a diventare virale non è tanto quanto accaduto in campo, quanto sugli spalti dell’Air Canada Centre.
I Bulls vincono e possono ancora sognare l’accesso ai playoff NBA. La squadra di coach Donovan ha sbancato l’Air Canada Centre, battendo i Toronto Raptors 109 a 105.
Decisiva la seconda parte di gara, nella quale è emersa la stella di Zach LaVine che, a fine partita, risulta autore di 39 punti complessivi in 40 minuti giocati, conditi anche da sei rimbalzi e tre assist. Sotto di nove punti dopo il primo tempo, i Bulls hanno reagito, infilando un clamoroso ultimo quarto da 37 a 24 che ha permesso di superare le resistenze dei padroni di casa. Venerdì notte, dunque, sarà sfida contro i Miami Heat nell’ultimo atto dei play-in, chi vince prenota il primo turno di playoff della Eastern Conference contro i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo. Bulls vincenti grazie a un super LaVine, ma anche alle ottime prestazioni di DeMar DeRozan e Nikola Vucevic: il primo chiude con 23 punti e sette rimbalzi, mentre il secondo realizza 14 punti e conquista 13 rimbalzi.
Ma nel successo dei Bulls la firma di DeRozan non è solo diretta, ma anche indiretta. Già perché negli Stati Uniti (e non solo) sta facendo il giro dei social e creando reazioni esilaranti, il comportamento della figlia dell’ala piccola dei Bulls. Si chiama Diar e ha nove anni e forse meriterebbe il premio di MVP, anche più di LaVine o del papà. Durante la partita, infatti, s’è resa protagonista di una diabolica tattica per infastidire i giocatori dei Raptors che si presentavano in lunetta per tirare i liberi. Ogni volta che un avversario del padre caricava il tiro, Diar lasciava partire un urlo assordante che andava a disturbare il tiratore, portandolo spesso all’errore.
E così le statistiche di Toronto dalla lunetta sono precipitate: solo 18 su 36 e numeri così negativi che in una die-or-die game non si vedevano dal 1969, quando i Lakers ne sprecarono addirittura diciannove in gara sette delle Finals. Le urla della piccola Diar, insomma, oltre a contribuire alla vittoria dei Bulls, hanno anche contribuito a scrivere una pagina di storia del basket americano. Insomma, Toronto-Chicago ha visto emergere una protagonista assoluta e inaspettata. Protagonista a suon di urla.
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